PANTALICA

Necropoli rupestre nel cuore degli Iblei

UN PO’ DI STORIA

Pantalica è uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia, situato tra i monti Iblei, nella Valle dell’Anapo. Il sito è celebre per la sua necropoli preistorica e per i resti di insediamenti rupestri che testimoniano un’importante continuità abitativa dall’Età del Bronzo fino al periodo bizantino.

La storia di Pantalica ha inizio intorno al XIII secolo a.C., durante l’Età del Bronzo, quando le popolazioni sicane e sicule iniziarono a insediarsi in quest’area, sfruttando la conformazione naturale del territorio per difendersi da incursioni esterne. Questo periodo coincide con l’arrivo dei Siculi in Sicilia, che fondarono un vero e proprio centro abitato fortificato sulla sommità dell’altopiano.

L’elemento più distintivo di questa fase è la grande necropoli rupestre, costituita da circa 5.000 tombe a grotticella artificiale, scavate direttamente nelle pareti rocciose.

Con la fondazione delle colonie greche sulla costa siciliana, tra cui Siracusa (733 a.C.), l’importanza di Pantalica iniziò a diminuire. L’urbanizzazione e il commercio sviluppati dai Greci portarono a un graduale spopolamento del sito a favore delle nuove città costiere. Tuttavia, il territorio di Pantalica rimase frequentato e alcune strutture furono riutilizzate nei secoli successivi.

Dopo un lungo periodo di declino, Pantalica tornò ad essere abitata in epoca bizantina (VI-IX secolo d.C.), quando divenne un rifugio strategico contro le incursioni arabe. In questo periodo, l’altopiano fu trasformato in un centro abitato con case rupestri, magazzini, e soprattutto chiese scavate nella roccia, ancora oggi visibili, come:

  • L’Oratorio di San Micidiario, con tracce di affreschi bizantini;
  • L’Anaktoron, noto anche come “Palazzo del Principe”, un edificio in blocchi squadrati di incerta attribuzione.

Gli abitanti realizzarono numerosi insediamenti rupestri, adattando le antiche tombe a nuovi usi abitativi, creando villaggi trogloditici simili a quelli presenti in altre aree della Sicilia orientale.

Nel 2005, Pantalica è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, insieme alla città di Siracusa, per la sua straordinaria testimonianza della preistoria siciliana e per la perfetta integrazione tra archeologia e paesaggio naturale.

L’area è oggi parte della Riserva Naturale Orientata Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande, un ecosistema caratterizzato da gole profonde, fitta vegetazione mediterranea e corsi d’acqua che creano ambienti di grande valore ecologico.

Oltre all’interesse storico e archeologico, Pantalica è una meta perfetta per escursionisti e amanti della natura, grazie ai sentieri panoramici che permettono di esplorare il sito e le sue straordinarie formazioni geologiche.

PERCHÉ VISITARE PANTALICA

Visitare Pantalica significa immergersi in un luogo dove storia, natura e avventura si fondono in un paesaggio mozzafiato. Ecco alcuni motivi per cui vale la pena esplorare questo sito straordinario.

Situata all’interno della Riserva Naturale Orientata di Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande, l’area è caratterizzata da gole profonde, fiumi cristallini e una vegetazione mediterranea rigogliosa. È il posto perfetto per chi ama il trekking, il birdwatching e le escursioni nella natura.

Questa riserva offre diversi percorsi di trekking, adatti sia agli escursionisti esperti che ai principianti. Tra i più suggestivi:

  • Sentiero della Necropoli Nord, con vista panoramica sulle gole dell’Anapo;
  • Percorso del Torrente Calcinara, ideale per chi vuole rinfrescarsi nelle acque limpide del fiume;
  • Sentiero di Filipporto, che conduce direttamente al cuore dell’antica necropoli.

Pantalica è un luogo fuori dal tempo: il silenzio, le grotte scavate nella roccia e il paesaggio selvaggio creano un’atmosfera rilassante e al contempo piena di fascino, perfetta per chi cerca un’esperienza immersiva e lontana dal turismo di massa.

Che tu sia un appassionato di storia, un amante della natura o semplicemente in cerca di un’esperienza unica, Pantalica saprà sorprenderti con la sua bellezza selvaggia e il suo fascino millenario. È un luogo che non si limita a raccontare il passato, ma lo fa vivere a chi lo esplora.

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